A Milano La loggia Eureka replica il suo impegno in ambito culturale pertanto anche quest’anno è presente a teatro con questa speciale iniziativa.
“Non siamo qui per possedere la verità,
ma per cercarla.”
(Galileo Galilei)
Un racconto teatrale intimo e rivoluzionario. Un viaggio tra scienza, arte e libertà.
“Eppur si muove.” Queste parole, sussurrate con fermezza e disperazione, hanno attraversato i secoli, diventando il simbolo della libertà del pensiero. Ma chi era davvero Galileo Galilei? Quale fu il prezzo della sua ricerca? Cosa si cela dietro il mito del genio, dell’eretico, dell’uomo che osò sfidare il cielo e la terra? Corrado d’Elia ci guida alla scoperta di un Galileo più umano che mai: un uomo prima ancora che un rivoluzionario, un figlio, un padre, un amante, un pensatore solitario e inquieto, capace di meravigliarsi davanti alle stelle e di interrogarsi senza sosta sul senso dell’universo.
Uno spettacolo che va oltre la biografia e la scienza, per entrare nell’anima di un personaggio complesso e straordinario. Attraverso una narrazione intensa e poetica, d’Elia porta in scena la lotta interiore di Galileo, il tormento dell’intelletto contro il dogma, il conflitto tra la necessità di sopravvivere e l’istinto di cercare la verità. Dalla scoperta delle leggi dei corpi cadenti all’abiura davanti al tribunale dell’Inquisizione, dal telescopio che svela nuovi mondi alla dolorosa solitudine dell’esilio, tutto è raccontato con uno sguardo profondo, intimo, vivo.
“Galileo oltre le stelle” è un viaggio nelle contraddizioni di un’epoca in cui scienza e fede, libertà e potere, sapere e paura si scontrano violentemente. È un ritratto affascinante di un uomo che ha cambiato per sempre la nostra visione del cosmo e dell’esistenza, lasciandoci un’eredità che ancora oggi ci interroga.
Uno spettacolo che non è solo un tributo a Galileo, ma un invito universale a pensare, dubitare, cercare. Perché la verità è un viaggio, non un punto d’arrivo.
Note dell’autore “C’è sempre stato, nelle mie drammaturgie, nei miei album, un filo conduttore: la ricerca di verità, il coraggio di andare oltre, di raccontare il genio, il bisogno di esplorare il pensiero e l’anima umana. Con “Galileo oltre le stelle” sento di aver intrapreso un viaggio ancora più profondo.
Scrivere è stato un vero atto di esplorazione. Volevo che questo testo fosse vivo, vibrante, una narrazione che non si limitasse a informare, ma che immergesse lo spettatore in un’esperienza autentica e viscerale. Una partitura emotiva, un flusso di pensiero che segue il battito delle intuizioni e delle ossessioni di Galileo. Questo spettacolo è il mio modo di restituire a Galileo la voce che gli è stata tolta. Non solo la voce dello scienziato, ma quella dell’uomo. Una storia che non è solo un grande racconto di scienza, ma prima di tutto una storia di libertà.”
Per informazioni eureka@granloggiafemminile.it