R:. L:. ELEONORA D’ARBOREA n. 36 Oriente di CAGLIARI
IL NOME
Era la fine del 1300 quando in Sardegna Eleonora d’Arborea, nobildonna esile nella corporatura quanto energica, vigorosa e risoluta nel carattere, con le doti di un’amazzone, nell’isola che era stata esarcato d’Africa, si rese protagonista di una meticolosa azione riformatrice dedicata alla sua terra ed alla sua gente
Una favolosa storia quella della ‹‹giudicessa›› Eleonora legata alla sua ‹‹Carta de Logu››, considerata uno dei primi esempi di costituzione al mondo, baluardo unico nell’Europa del ‘400 della fiera capacità di un popolo di autogestirsi.
Noi Donne Massoni ci sentiamo rappresentate da questa “straordinaria madre e amante, figlia e sorella, donna misteriosa e rivoluzionaria nella cornice di una Sardegna arcaica, che profuma di incenso e zolfo, la terra aspra dove magia e superstizione piegano all’irrazionale il corso degli eventi”.
Eleonora d’Arborea incarna il simbolo della saggezza, della forza e della bellezza di un intero popolo; infatti in tempi molto difficili e di forte oscurantismo ha rappresentato uno spiraglio di indipendentismo liberale per il rispetto dell’essere umano, con particolare attenzione ai diritti delle donne, che ha tutelato con vigore in un’epoca storica complessa per l’affrancamento della figura femminile nella società.
Lei, regina di spade, eroina della storia Sarda rappresenta i principi di libertà, uguaglianza e fratellanza, tenace sostenitrice dei diritti civili, della tolleranza e della carità, arrivando a confondersi con il popolo per conoscerne i bisogni e le necessità, facendosi quindi portatrice di un amore universale senza distinzione di classe sociale, sostenitrice dell’unità morale tra gli uomini.
La storia
In data 14 aprile 2018 sono state innalzate le colonne della Rispettabile Loggia Eleonora d’Arborea all’Oriente di Oristano e le è stato attribuito il numero 36 nell’elenco cronologico delle Logge della G.L.M.F.I.
Gli obiettivi
Raccogliere i semi dei frutti generati dal lavoro di Eleonora per piantarli ancora nella magica terra Sarda, la terra di Atlantide, affinché, nell’inderogabile osservanza dei principi di Libertà, Tolleranza, Rispetto degli altri e di sé stesse, vi crescano piante forti e rigogliose e la coscienza delle donne possa germogliare e riprodursi, forti e fiere di essere Donne Massoni, intente nel realizzare l’unità nella diversità.