Search
Close this search box.

Giornalista Ucraina Viktoriia Roshchyna morta in un carcere russo

Privazione della libertà, violenza, torture su una giovane donna fino ad una atroce morte per poi oltraggiarne il corpo: Viktoriia Roshchyna era una giornalista di 29 anni colpevole di ricercare informazioni sul campo per testimoniarle.

 

Come donne massoni condanniamo questo crimine appellandoci alle norme internazionali che anche l’Italia ha ratificato, fra cui lo statuto della Corte Penale Internazionale, chiedendo che le Istituzioni agiscano perché si smuovano le coscienze e tali abomini non si ripetano.

 

Ci opponiamo all’orrore di una disumanità che lede il rispetto delle donne, delle libertà fondamentali, dei diritti umani alzando un muro su ogni possibilità di Giustizia e Verità, valori non negoziabili per noi massoni, poichè in palese violazione del diritto fondamentale alle libertà individuali e alla libera informazione.

 

 

 

viktoriia roshchyna

Il 29 aprile dall’inchiesta di un consorzio internazionale di giornalisti (fra cui Washington Post, The Guardian e Ukrainska Pravda) è emerso che la giornalista ucraina Viktoriia Roshchyna, scomparsa a 27 anni nel 2023 mentre indagava sulle torture a prigionieri ucraini nei territori occupati dai russi nel Sud Est del Paese, è morta mentre era prigioniera dei russi. E’ stata torturata e i suoi organi sono stati rimossi prima che lo scorso febbraio il corpo fosse restituito all’Ucraina. Non è mancata la conferma delle torture da parte dei procuratori ucraini sulla base delle analisi dei medici legali sul corpo della giovane donna.