La GLMFI per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle Donne

La GLMFI per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle Donne

Ancora una, ma purtroppo non l’ultima.
In Italia le donne uccise per mano di un uomo nell’ultimo anno sono più di 100, in Europa omicidi, stupri ed aggressioni sessualità sono in costante aumento.
Le violenze di genere sono un’emergenza sociale ma ancor prima culturale, da affrontare con iniziative che educhino al rispetto della donna ed ai valori di uguaglianza che ne sono il fondamento.
La G.L.M.F.I. auspica interventi del MIUR e delle Istituzioni che pongano al centro dei programmi educativi scolastici la formazione dei giovani sulle tematiche della parità di genere e della non discriminazione.

 

Libertà.
Di essere, di fare, di amare.
Quanto ardentemente si può bramare la libertà?
Quanto ferocemente la si può combattere, per paura?
Quale prezzo dovremo ancora pagare per essa?

 

Nel fluire del tempo, la parità esce dall’ombra: la donna si libera, ma il rispetto, una volta legato all’amore, ora rivela la paura. Il femminismo, voce di giustizia, dipinge l’ombra dell’insicurezza negli uomini, tessendo comportamenti prepotenti. È giunto il momento di superare le maschere dei ruoli, di accogliere l’altro polo con chiarezza. La paura risveglia la violenza, mentre la forza, generatrice di vita, la dissolve. È ora di apprendere la forza senza armi, il coraggio senza l’ombra della violenza.

 

L’esoterico deve influenzare l’essoterico.
Apro il giornale e leggo “Omicidio Cecchettin, convalidato arresto Turetta”.
Sfoglio una rivista “In Italia un giovane su due ha subito contatti fisici indesiderati da coetanei”.
Essotericamente, se ne parla ovunque, ma la tutela è evanescente.
Esotericamente, libertà, uguaglianza e fratellanza sono principi tangibili.
Scaviamo oscure e profonde prigioni al vizio.

 

Nosce te ipsum.
Libertà, uguaglianza, fratellanza.
Libertà nel potersi sperimentare nella conoscenza di Sè e nell’acquisizione di un ruolo all’interno della società, del Mondo, della Cultura. Uguaglianza di diritti e doveri ma anche il rispetto della diversità: riconoscere l’altro come diverso da Sè permette in realtà di trovare le fondamenta comuni per un cammino l’uno affianco all’altro. Fratellanza e unione sororale affinché ogni donna possa sentirsi mai più sola ma all’interno di una rete che possa tendere la mano e sostenere.
Cambiare la Cultura di riferimento è liberarsi dalle catene, con coraggio, tutti insieme. Il cambiamento personale e il perfezionamento personale agiscono sulla cultura e sulla società contemporanea: ne abbiamo la responsabilità per noi, per le nostre figlie e i nostri figli, per le nostre sorelle e i nostri fratelli.

 

A cura del Gruppo Under 40 G.L.M.F.I.
C.A.B.B., 32 anni, Arezzo
S.A.L.P., 35 anni, Bologna
E.S., 38 anni, Cagliari
C.M., 32 anni, Torino

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